lunedì 24 giugno 2013

I VACCINI PREVENGONO LE MALATTIE E MIGLIORANO L’IMMUNITÀ ?

Il termine “immunizzazione”, spesso usato come sostituto per “vaccinazione”, è falso e dovrebbe essere legalmente perseguito. La ricerca medica ha stabilito chiaramente che l’iniezione diretta di proteine estranee al corpo e di altre sostanze tossiche (in particolar modo il mercurio, verso cui il sistema immunitario mostra notoriamente ipersensibilità) rendono l’organismo più predisposto – e non meno – a sviluppare future patologie. I vaccini fanno l’opposto di immunizzare: anzi, di solito impediscono lo sviluppo dell’immunità, dopo un contagio avvenuto naturalmente.
Le autorità stimano che i problemi di salute legati ai vaccini abbiano una frequenza 100 volte superiore a quella riportata dalle agenzie governative. La differenza è dovuta al fatto che i dottori non hanno nè l’obbligo nè l’incentivo di denunciare gli effetti avversi. Con i movimenti anti-vaccinazioni che ora diffondono la verità su internet, la comunità medica è in stato di massima allerta e difende le sue posizioni. I produttori di vaccini consigliano alla classe medica di non dare modo ai pazienti e ai loro parenti di pensare che i rischi possano essere maggiori dei benefici, quando in realtà la verità è precisamente l’esatto opposto.
Il confronto tra rischi e benefici è una ponderazione importante per qualsiasi persona che debba decidere se vaccinarsi o no. Contrariamente alla credenza popolare e alla pubblicità, le malattie infantili in un paese sviluppato non sono così pericolose come siamo portati a credere: anche se ci si ammala, non vuol dire che si debba per forza morire… È un fatto scientificamente provato che i vaccini furono introdotti quando il rischio di mortalità per le patologie era già sceso sotto il livello di guardia.
Durante gli ultimi 200 anni, le principali conquiste nel contrastare le malattie sono state un miglior cibo e acqua potabile più pulita… non certo i vaccini. Hanno contribuito anche una maggior igiene e le migliorate condizioni di vita. Ciò viene confermato anche da pubbliche ricerche a revisione paritaria, le quali provano che non sono stati i vaccini a salvarci.
Tutti i vaccini contengono agenti sterilizzanti, neurotossine, immunotossine e composti cancerogeni. Alcuni contengono la formaldeide, un cancerogeno trovato nella quasi totalità dei vaccini; neurotossine come il glutammato monosodico (MSG), il cloruro di potassio, il thimerosal(sodio-etilmercurio-tiosalicilato), agenti sterilizzanti come il Triton X-100, l’octoxynol-10, ilpolisorbato 80; immunotossine come la neomicina, il fosfato monopotassico, il sodio desossicolico, per nominarne alcuni dei tanti.
Non è una coincidenza che più informati si è, minori siano le possibilità che ci si vaccini: ciò contraddice nettamente la convinzione errata di quei medici che credono che i genitori non facciano vaccinare i figli perchè poveri, poco istruiti o male informati. Man mano che le reali finalità dei vaccini diventano sempre più evidenti, chi è pienamente conscio del pericolo non guarda più ai vaccini nello stesso modo.
 Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.

Fonte: preventdisease.com

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