domenica 30 giugno 2013

Melone proprieta' e benefici

Il melone, insieme all’anguria, è uno dei frutti simbolo dell’estate. Si tratta di un frutto dolce e gustoso. La polpa del melone è succosa e molto profumata nel momento in cui il frutto giunge acompleta maturazione.
Il colore della polpa può variare dal bianco, al giallo, all’arancio, a seconda della varietà del frutto. La cavità centrale del melone appare fibrosa e ricca di semi.

Proprietà del melone

Il melone contiene una percentuale elevata d’acqua, pari a circa il 95%. Si tratta di un frutto ricco di vitamine e minerali benefici per la nostra salute. Per via del suo contenuto d’acqua, il melone regala una sensazione di freschezza e di sollievo dalla calura estiva. E’ considerato utileper depurare i reni e contro il bruciore di stomaco.
Non contiene grassi saturi e assicura uno scarso apporto calorico, pari a circa 60 calorie per una porzione media. Per quanto riguarda i sali minerali, nel melone troviamo ferro, calcio e fosforo. Le vitamine presenti nel melone sono vitamina C, vitamina A e vitamina B. Il melone contiene inoltre un agente anticoagulante, che permette di prevenire la formazione di grumi nel sangue, che possono causare infarto o ictus.
I meloni appartengono alla stessa famiglia dei cetrioli e delle zucche gialle, con la differenza che essi vengono consumati come frutti, al massimo della maturazione, per via della loro dolcezza. Una particolare varietà di melone amaro è stata oggetto di recente di studi scientifici. Il succo di melone amaro si sarebbe rivelato utile nel trattamento del cancro al pancreas.

Benefici per la salute del melone

1) Prevenzione del cancro. Il melone è ricco di carotenoidi, considerati utili per la prevenione del cancro e per ridurre il rischio di tumore ai polmoni.
2) Prevenzione di infarto e ictus. Grazie all’adenosina contenuta nel melone, il sangue si mantiene maggiormente fluido, riducendo il rischio di infarto e ictus.
3) Benefici per la digestione. Il melone stimola i movimenti intestinali, che possono essere compromessi da eventuali problemi digestivi. Il suo contenuto di minerali contribuisce a eliminare l’acidità eccessiva dell’organismo, favorendo la digestione.
4) Fonte di energia. E’ una fonte naturale di energia, non soltanto per il suo contenuto di zuccheri naturali, ma anche per il suo apporto di vitamina B, necessaria per la produzione di energia da parte dell’organismo a partire dai carboidrati.
5) Benefici per i reni. Il melone, per via del suo elevato contenuto d’acqua, presenta un buon potere diuretico. Può contribuire a mantenere la salute dei reni. Se unito a del succo di limone, il melone può contribuire a contrastare la gotta. E’ bene consumarlo con regolarità, al mattino, per una maggiore azione benefica.

Come gustare il melone al meglio

Il melone viene solitamente consumato crudo come antipasto o come dessert, a colazione o a merenda. Non tutti sono a conoscenza del fatto che sia possibile cuocere il melone, così da ottenere delle composte e delle confetture. Può essere utilizzato nella preparazione di macedonie, frullati, gelati e sorbetti, ottimi da gustare durante la stagione estiva, oltre che di centrifugati di frutta. E’ perfetto per la creazione di spiedini di frutta da servire come aperitivo. Per una ricetta alternativa, è possibile suddividerlo a cubetti e gustarlo mescolandolo a fettine di cetriolo.

Come scegliere un melone maturo

Per riconoscere un melone maturo, resta sempre valido il trucco di bussare leggermente sulla sua superficie con la mano stretta a pugno. Se si ottiene un suono sordo, il melone è giunto a maturazione. Se invece il frutto trasmette un rimbombo vuoto, significa che non è ancora pronto per essere gustato. Fatte attenzione all’odore del melone. Se risulta profumato, probabilmente è già maturo. Osservate il picciolo del melone. Se è tenero e tende a staccarsi, il melone è pronto.

Come conservare il melone

La temperatura di conservazione del melone non deve mai scendere sotto i 5 gradi. E’ dunque bene riporre il melone ancora chiuso nella parte meno fredda del frigorifero. Una volta aperto, il melone può essere conservato facilmente dopo aver rimosso la buccia e dopo averlo affettato o suddiviso in cubetti. E’ possibile riporre il melone all’interno di un contenitore per alimenti oppure in uno scolapasta inserito all’interno di una ciotola, da riporre in frigorifero. Se il melone ancora chiuso non risulta ben maturo, si consiglia di lasciarlo riposare a temperatura ambiente.
http://curiosity2013.altervista.org

Anguria proprieta' e benefici

L’anguria è uno dei frutti maggiormente dissetanti, rinfrescanti e ricchi d’acqua. E’ uno dei simboli dell’estate ed il frutto di stagione per eccellenza.
Oltre ad un sapore delizioso, l’anguria presentaproprietà nutritive e benefiche interessanti. Sapevate, ad esempio, che le angurie dalla polpa più rossa possono superare i pomodori per quanto riguarda il contenuto di licopene?

Proprietà e benefici dell’anguria

La normale composizione dell’anguria vede la presenza del 92% di acqua e dell’8% di zucchericomunemente presenti nella frutta. Il suo consumo contribuisce dunque alla nostra idratazione durante le giornate più calde. In estate, mangiare anguria ogni giorno permette di proteggere la pelle dai rischi legati ad una eccessiva esposizione ai raggi UV, secondo le più recenti ricerche scientifiche.
Alcune delle preziose proprietà dell’anguria sono state confermate di recente da parte della scienza, che ha constatato la sua capacità di rappresentare un aiuto naturale contro le malattie cardiache e di ridurre i livelli del colesterolo cattivo. Il consumo di anguria può permettere inoltre di mantenere il peso sotto controllo.
A risultare altamente benefica è la citrulina, una sostanza presente nell’anguria, che rende questo frutto adatto a prevenire l’ipertensione e le malattie cardiache. Secondo alcuni studi, basterebbe una fetta di anguria al giorno per aiutare il nostro organismo a ridurre i livelli di colesterolo nel sangue. L’anguria non è sempre di stagione però, quindi è bene approfittare della sua presenza in estate per poterla gustare sempre fresca ed al giusto punto di maturazione.
Il consumo di anguria può inoltre contribuire a migliorare la qualità del sonno. Mangiare un paio di fettina di anguria dopo cena può stimolare nell’organismo la produzione di serotonina, per via del suo contenuto di carboidrati. Quando, nelle ore serali, i livelli di serotonina salgono, il cervello è meno sensibile ai segnali di disturbo, come i rumori, favorendo sonni tranquilli.
L’anguria è un frutto energetico. Una semplice porzione di anguria può aumentare i livelli di energia del 23%. Ciò accade per via del suo contenuto di vitamina B6, che il corpo utilizza per sintetizzare la dopamina, promotrice del benessere. L’anguria contiene inoltre magnesio, che viene utilizzato dal nostro corpo per rifornire di energia le cellule. La citrulina presente nell’anguria è un amminoacido che viene utilizzato dall’organismo per la produzione di arginina. L’arginina è ritenuta un vero e proprio viagra naturale, in grado di dilatare i vasi sanguigni e di migliorare l’afflusso di sangue verso gli organi genitali.

Come scegliere l’anguria

Come riconoscere un’anguria matura e saporita? Il picciolo dell’anguria non deve essere secco. Se dal punto in cui il picciolo si trova, o si trovava, fuoriesce del succo, significa che siamo in presenza di un frutto maturo e zuccherino. Un’ ulteriore trucco consiste nel classico ”suono di vuoto” che si ottiene bussando leggermente con un pugno sulla superficie del frutto. Anche la presenza di chiazze gialle o di striature sul frutto indica che l’anguria è ben matura.

Come conservare l’anguria

Come conservare al meglio l’anguria? Il frutto, se le sue dimensioni lo permettono, può essere conservato senza problemi per alcuni giorni in frigorifero, quando non è ancora stato aperto. Se l’anguria è invece già stata affettata, è bene evitare la pellicola trasparente. E’ consigliabile piuttosto conservare l’anguria già tagliata a cubetti e privata della buccia in un contenitore per alimenti o in uno scolapasta appoggiato su di una ciotola (in cui si raccoglierà l’acqua che può colare dal frutto) da riporre in frigorifero. L’anguria tagliata deve comunque essere preparata al più presto.

Come gustare al meglio l’anguria

L’anguria può essere consumata fresca, semplicemente tagliandola a fette, ma può essere anche suddivisa in cubetti ed impiegata per la preparazione delle macedonie di frutta. Esiste uno strumento apposito che permette di ottenere delle palline dalla polpa dell’anguria, che risultano molto decorative per le coppe di frutta o per i gelati. Con l’anguria si possono inoltre preparare frullati, sorbetti ed una specialità siciliana: il gelo di mellone.

http://curiosity2013.altervista.org

Pomodori in scatola...come leggere i codici sulle confezioni.

  I codici sulla confezione ci svelano alcuni segreti utili per valutarne la freschezza :

La scritta sulle etichette dei pelati composta da una lettera dell’alfabeto e da un numero compreso tra 1 e 365 indica il giorno di inscatolamento

I pomodori pelati, le polpe e le passate sono conserve sterilizzate che si conservano da due fino a più di tre anni. Il periodo di raccolta però dura qualche mese e i pomodori devono essere lavorati rapidamente. È quindi del tutto normale trovare sugli scaffali del supermercato una scatola di pelati confezionata 6 mesi prima o anche l’anno precedente. Per riconoscere i prodotti più freschi bisogna decifrare il codice presente sull’imballaggio (che sia di banda stagnata, vetro o altro).

La scritta è composta da una lettera dell’alfabeto seguita da un numero compreso tra 1 e 365. La lettera indica l’anno, mentre il numero il giorno in cui i pomodori sono stati inscatolati. Potrebbe esserci anche una seconda lettera dopo il numero ad indicare lotti relativi a periodi di durata inferiori alla giornata lavorativa. Per esempio, quando su una scatola di pelati è indicato “E218”, significa che il confezionamento è avvenuto il duecentodiciottesimo giorno del 2011, ovvero il 6 agosto: una data consona per la raccolta.


Anno di inscatolamento Lettera assegnata
2013 “H”
2012 “M”
2011 “E”
2010 “N”
2009 “R”
2008 “A”
2007 “C”

Questa successione di lettere e numeri si trova solo sulle conserve alimentari che usufruiscono di aiuti comunitari e serve a identificare il lotto di produzione. Anche se per i derivati industriali del pomodoro le sovvenzioni europee sono terminate e questa prassi non è più obbligatoria, le aziende continuano ad utilizzarla perché non in contrasto con l’attuale normativa ed è ormai una consuetude delle imprese del settore. Le modalità sono dettate da un decreto annuale del Ministero dello sviluppo economico in cui è stabilito quale deve essere la lettera dell’alfabeto da indicare prima del numero del lotto (vedi tabella).

Valeria Nardi

http://www.ilfattoalimentare.it/pomodori-in-scatola-codice-sulla-confezione-svela-segreti-valutarne-freschezza.html

Lo zucchero, un alimento semplice e naturale?

Leggete qui che porcheria ci fanno mangiare ! .

Incredibili trompe-l’oeil sul tronco




Wang Yue è una studentessa ventiduenne della Dalian University of Technology School of Art and Design di Shijiazhuang, città della provincia cinese di Hebei.
Dall’inizio del 2013 ha ottenuto fama e successo proprio nella sua città grazie ai suoi dipinti realistici e pieni di colore e vita raffiguranti animali ed elementi della natura, con cui ha animato tronchi e incavi degli alberi nelle strade cittadine rese grigie da inverno e inquinamento.
Proprio osservando gli alberi, spogli e monocromatici durante la stagione invernale, l’artista ha avuto la felice idea di ricoprirli di colori.



I suoi inaspettati tromp-l’oeil hanno attirato subito l’attenzione e la curiosità dei passanti. Wang Yue è diventata celebre nel giro di un mese anche sul web ed ha richiamato l’attenzione dei media televisivi.
Il lavoro sui tronchi risulta particolarmente impegnativo, per completare un dipinto può persino impiegare sei ore di lavoro, dalle 11.00 alle 17.00. Per il momento i tronchi dipinti sono undici, ma nulla fa pensare che l’artista desideri fermarsi.
Anche l’amministrazione comunale della città ha apprezzato l’intervento artistico di Wang Yue, infatti ha deciso d’impiegare i suoi lavori per una campagna di promozione turistica.
I lavori della ragazza hanno ottenuto l’approvazione dell’ufficio competente per la protezione ambientale, in quanto non danneggiano gli alberi e la pittura può essere facilmente rimossa in qualsiasi momento.
L’idea è talmente bella da sperare che invogli artisti di altre città a prendere in mano i colori per dipingere scorci di natura fra i palazzi.

 http://www.tuttogreen.it

venerdì 28 giugno 2013

In spiaggia con il cane cosa bisogna sapere


Metalli pesanti nei cibi: ecco la lista delle marche che li contengono

i dati di uno studio condotto dal dott. Stefano Montanari e la moglie dott. Antonietta Gatti .

I danni taciuti della caffeina

Stephen Cherniske è uno scienziato che ha trascorso 10 anni della sua vita studiando approfonditamente gli effetti della caffeina sull’organismo umano. Da questa sua analisi è nato un documento importantissimo: il libro “Caffeine Blues” (“Depressione da caffeina”).
Cherniske scrive: “La caffeina non fornisce energia-solo stimolazione chimica. L’energia che si percepisce viene dallo sforzo del corpo di adattarsi all’aumentato livello nel sangue di ormoni dello stress… L’uso del caffe’ per migliorare l’umore e’ una benedizione di breve durata ed una maledizione di lunga durata. Mentre l’iniziale stimolo dell’adrenalina puo’ procurare un provvisorio sollievo anti-fatica, l’effetto finale della caffeina e’ di una depressione, leggera o profonda. I pubblicitari e le “istituzioni” del caffe’ hanno nascosto all’opinione pubblica questo aspetto della caffeina…”.
Le persone che bevono caffè non ricevono energia da esso ma al contrario vi è un dispendio di forze vitali messe in moto dall’organismo per adattarsi allo scombussolamento fisico generato dal caffè stesso. L’unico modo per avere sana e autentica energia è il riposarsi. Ma forse nella nostra società il riposo è considerato una perdita di tempo e non rappresenta un guadagno da parte di nessuno.
Chi non ha mai sentito dire che la caffeina e’ dannosa solo se consumata in modo eccessivo? Cherniske risponde che un veleno rimane un veleno, anche se assunto in minime quantità.
A pag.17 di “Caffeine Blues” si legge: “Il caffe’ e’ una droga “leggera” contenente un vasto assortimento di sostanze tossiche. In aggiunta alla caffeina, il caffe’ contiene centinaia di sostanze volatili inclusi piu’ di 200 acidi. Il corpo le deve espellere attraverso un grande dispendio di energia, che e’ quella strana stimolazione percepita come “energia”.
La caffeina e’ un veleno biologico usato per le piante come pesticida. La caffeina da al fogliame e ai semi un sapore amaro, che scoraggia il loro consumo agli insetti e agli animali. Se i predatori persistono nel mangiare le piante irrorate di caffeina, la caffeina puo’ causare la distruzione del loro sistema nervoso centrale e perfino avere aspetti letali. Molti infestanti imparano presto a lasciar stare le piante”.
E a pag.53 leggiamo: “Ricordiamoci che il caffe’ contiene un gran numero di sostanze chimiche, non solo caffeina, tra cui un gruppo di composti estremamente tossici noti come Idrocarburi Aromatici Policiclici (PAH). Possiamo ricordarli come gli agenri cancerogeni isolati nella carne cotta al barbecue”.
Ma quali sono i danni creati dalla caffeina?
- Problemi di digestione con conseguenti rischi di malattie gastrointestinali,
- disturbi del sonno,
- carenze nutrizionali (perdita di vitamina B attraverso le urine, perdita di calcio, potassio, magnesio ed altri minerali),
- stipsi (si legge a pag.173 del libro di Cherniske “… molte persone richiedono la caffeina perche’ le aiuta a mantenere una normale regolarita’ intestinale, ma e’ come essere dipendenti dai lassativi. In ciascun caso, si usa una droga per indurre movimento intestinale, e alla fine molti bevitori di caffe’ diventano dipendenti da questa azione lassativa. Senza lo stimolo della caffeina, essi provano cio’ che e’ conosciuto come “costipazione di rimbalzo”),
- mal di testa (“La persona con il mal di testa non sa che esso e’ stato causato o scatenato dalla caffeina, cosicche’ ricorre ad un antidolorifico (analgesico). Gli studi mostrano che, nel 95% dei casi, i medicinali analgesici contengono caffeina. Cosi’ l’antidolorifico lavora, specialmente se il mal di testa e’ causato dall’astinenza dalla caffeina, ma la caffeina contenuta alla fine scatena un altro mal di testa. In definitiva, lo sfortunato che soffre diventa dipendente dall’antidolorifico per avere un briciolo di sollievo, ma il mal di testa aumenta in frequenza e in intensita’. Cio’ puo’ andare avanti per diversi anni, creando un ciclo di dolore e depressione che distrugge la qualita’ della vita.” Caffeine Blues, pag. 185)
Il caffè è la maggior coltura del mondo: 70 milioni di acri dedicati solo al caffè e l’uso di pesticidi in questo ambito è massiccio.
A pag. 276 di “Caffeine Blues” si legge a tal proposito: “Per le piantagioni di caffe’ si usano enormi quantita’ di pesticidi che inquinano la terra, I fiumi, distruggono le piante e la vita animale attorno ad esse. I semi vengono presi dal mercato, ma cosa succede alla polpa del caffe’ ed all’acqua di lavorazione? Questa acqua, caricata da pesticidi, funghicidi e residui azotati, va direttamente nei corsi d’acqua locali, nei fiumi e nei laghi. Senza essere filtrata o depurata, questa acqua inquinata danneggia la vita acquatica cosi’ come la salute delle persone che vivono accanto a queste masse d’acqua. E la polpa del caffe’? Viene posta in immense, putride discariche, sprigionando la sua elevata carica azotata nell’acqua del sottosuolo e col tempo nelle stessi inquinati corsi d’acqua.”
E oltre al risvolto ambientale ricordiamo anche quello umano: nelle piantagioni di caffè è diffuso lo sfruttamento dei lavoratori.
Tutti questi aspetti negativi solo per mantenere in vita il caffè, un non-cibo che però fa guadagnare fio fiori di quattrini alle multinazionali. Non vale forse la pena eliminarlo dalla nostra alimentazione?
Fonte: http://digilander.libero.it/genfraglo/Immagini/caffeinadanni.htm

ATTENZIONE: I 9 ALIMENTI DA NON MANGIARE PIU’ !!

La disinformazione sul cibo .

giovedì 27 giugno 2013

I vantaggi di utilizzare proteine vegetali anziché proteine animali:


- Sono meno acidificanti nel nostro sangue e sono accompagnati da più minerali.
- Contengono meno purine e si eliminano più facilmente.
- Nell'intestino non marcisco come carne.
- Contengono meno grassi e sono insaturi (benefici per la salute).
- Non contengono colesterolo.
- Contengono fibra.
- Sovraccaricano meno il fegato e i reni.
- Sono facili da digerire.
- Sono ideali per le diete a basso contenuto calorico.
- Sono più economici per la nostra economia e per il pianeta.

mercoledì 26 giugno 2013

Carne, sostanza incompatibile con la natura umana

La carne non è un cibo idoneo per l'uomo .

Microturbina

Il progetto Microturbina di Emanuele Guglielmino, ricercatore dell'Istituto italiano di tecnologia, ha ricevuto il "Premio Nazionale per l'Innovazione 2013".
 Realizzato dal ricercatore Emanuele Guglielmino in collaborazione con il collega Michele Focchi, consiste in un generatore di energia alternativo ed eco-compatibile, in grado di trasformare l'energia di un flusso d'aria in energia elettrica disponibile all'uso. Il dispositivo può essere impiegato in ambienti in cui sono presenti gas e/o aria in pressione, quali condotti del gas o impianti industriali, e fornire così corrente anche in zone geograficamente impervie, dove il tradizionale trasporto di energia elettrica via cavo è oneroso. La microturbina ha un design innovativo: il rotore aerodinamico e il rotore dell'alternatore sono integrati in un unico componente. E' in grado di produrre fino a 30 Watt con aria alla pressione di 1 bar, ha un ciclo di vita di 10 anni e non ha bisogno di alcuna manutenzione per l'intero periodo d'utilizzo. Ispirata alle turbomacchine "macro" usate nelle centrali elettriche, ma miniaturizzata alla scala "micro", l'invenzione ha un diametro di 14 mm.
 http://www.eco-newsperiodico.com

Processo alla sigaretta elettronica

l’e-cig preoccupa le autorità sanitarie .

i cibi scaduti si possono mangiare?

Apriamo il frigorifero, controlliamo la data di scadenza di uno dei barattoli di yogurt che avevamo comprato una settimana prima e ci accorgiamo che il prodotto è ormai scaduto. Tutti gli alimenti scaduti sono da buttare? Non sempre è così. Gli esperti ci aiutano a fare chiarezza sulle differenti date di scadenza.
 Esistono date di scadenza perentorie ed altre date di scadenza che rappresentano invece una raccomandazione. Insomma, c’è differenza tra ”consumare entro”, data di scadenza assoluta, e “consumare preferibilmente entro”. Le maggiori attenzioni, a parere dell’esperto, devono essere riservate a carne e pesce.
Se l’alimento deve essere consumato preferibilmente entro una certa data, può essere ancora mangiato alcuni giorni dopo la scadenza indicata sulla confezione. Le sue qualità organolettiche infatti dovrebbero rimanere invariate, così come non vi sarebbero rischi per la salute. In ogni caso, è sempre bene controllare lo stato del prodotto che si vorrebbe consumare. In presenza di cattivi odori, di macchie sospette o di muffe è bene gettare il tutto.
Consumare cibo scaduto o andato a male può provocare delle vere e proprieintossicazioni alimentari. Il pesce è l’alimento maggiormente responsabile di intossicazioni in Italia, mentre nel Regno Unito la prima causa delle stesse è associata a alla carne di pollo e di maiale. Per quale motivo?
Secondo alcuni esperti le contaminazioni della carne causate da agenti patogeni sono da imputare alle condizioni di vita e alle modalità di macellazione degli animali all’interno degliallevamenti intensivi. La loro morte avviene per stordimento e dissanguamento. Un’evenienza che porta ad un indebolimento del sistema immunitario ed alla conseguente presenza di batteri nocivi nelle loro carni.
Ricordiamo che i prodotti scaduti, per legge, non possono essere venduti e che la data di scadenza “preferibilmente entro” indica che le caratteristiche organolettiche del prodotto potrebbero non essere più garantite trascorso il giorno indicato sulla confezione, ma che la sicurezza alimentare non è compromessa. Le uova possono essere consumate fino a una settimana dalla data di scadenza, meglio se sode e ben cotte, mentre dai formaggi a pasta dura è possibile rimuovere l’eventuale muffa formatasi.
La questione della data di scadenza è fortemente legata al grave problema degli sprechi alimentari. Per evitare di gettare del cibo scaduto che fino a poco tempo prima sarebbe stato perfettamente commestibile, cerchiamo di porre sempre grande attenzione alle date di scadenza indicate sulle confezioni, regoliamoci in base ad esse mentre facciamo la spesa e controlliamo sempre in frigorifero e in dispensa quali prodotti dovremmo consumare il prima possibile.

lunedì 24 giugno 2013

Cosa c’è di sbagliato nell’assumere latte e derivati del latte?

tutti i problemi legati all’abuso .

Altri 14 metodi anti zanzara .

Come ogni anno, con l’arrivo della bella stagione si ripresentano puntualmente, con il loro fastidioso ronzio e le loro punture sempre inopportune, le zanzare: insetti che si annidano e proliferano nelle acque stagnanti e che solitamente ci colpiscono a tradimento, lasciandoci addosso, come ricordo, rossori, gonfiori e pruriti.
Se, nonostante tutto il vostro impegno e l’impiego massiccio di metodi per tenere ben lontani questi indesiderati ospiti estivi, non siete riusciti ad evitare di essere punti, Vi suggeriamo alcuni rimedi fai-da-te più diffusi per limitare, per quanto possibile, antiestetici gonfiori e fastidiosissimi pruriti.

1) Ghiaccio

Passare sulla vostra puntura un cubetto di ghiaccio avvolto in un fazzoletto di cotone ben pulito dovrebbe donarvi un po’ di sollievo, attenuando il prurito e rinfrescandovi.

2) Saliva

Un rimedio di emergenza ma, in mancanza di altro, utile per alleviare prurito e gonfiore, consiste nel bagnare la puntura con un po’ di saliva.

3) Dentifricio

Applicate un po’ di dentifricio, preferibilmente al mentolo, sulla puntura e lasciatelo asciugare per 15-20 minuti prima di lavarlo via: dovrebbe attenuare l’irritazione e concedervi un po’ di sollievo dal prurito.

4) Miele

Il miele ha proprietà antibatteriche che possono rivelarsi utili di fronte ad una puntura di insetto: per questo potete utilizzarlo sull’area di pelle irritata, da solo oppure mescolato insieme ad un cucchiaino di bicarbonato di sodio.
5) Limone
Secondo la saggezza popolare, strofinare sulla pelle una fettina di limone permette di evitare le punture di zanzare. Se tuttavia siete già stati punti, tenete presente che il limone è utile anche per lenire gonfiori e pruriti.
6) Cipolla
Tra i cosiddetti “rimedi della nonna” c’è anche quello di passare sulla puntura una fettina di cipolla: l’odore non vi favorirà nella vostra vita sociale, ma il sacrificio potrebbe essere compensato dalla scomparsa del prurito.
7) Sale
Sciogliete un cucchiaio di sale in un bicchiere d’acqua e, con l’aiuto di un batuffolo, tamponate l’area della puntura, in modo da ridurre l’infiammazione.
8) Tea Tree Oil
Reperibile in farmacia e in erboristeria, il tea tree oil a base di maleleuca è un valido lenitivo per combattere le piccole irritazioni della pelle, comprese anche le punture di zanzara.
9) Aglio
Sempre secondo la saggezza popolare, strofinare dell’aglio sulla puntura di insetto dovrebbe svolgere un’azione lenitiva, attenuando gonfiori e pruriti (a patto che l’odore non vi crei disagi). Inoltre, pare che mangiare abitualmente aglio contribuisca a tenere lontane le zanzare e a prevenire future irritazioni.
10) Bicarbonato di sodio
Abbiamo già visto all’opera il bicarbonato di sodio associato al miele. In alternativa, è possibile mescolarlo con dell’acqua, in modo da ottenere una pasta da applicare sulla puntura.
11) Aspirina
Se non siete allergici o sensibili a questo farmaco, potete schiacciare una compressa e mescolarla con dell’acqua, per poi passare la pasta ricavata sulla zona irritata: si dice sia un rimedio efficace quanto semplice.

12) Lavanda

Anche la lavanda ha proprietà  lenitive e rinfrescanti: per questo, potete strofinare sulla vostra puntura delle foglie di lavanda oppure tamponarla con un batuffolo intriso di olio essenziale di lavanda.
13) Aloe Vera
Come la lavanda, anche l’aloe vera è famosa per le sue proprietà lenitive: pertanto, applicando un gel o un preparato all’aloe vera sulla puntura, infiammazione e prurito dovrebbero sparire.

14) Olio curativo post-puntura fai-da-te

Ecco un olio curativo post punture applicabile con uno di quei dosatori a pallina rotante che potrete recuperare da vecchi deodoranti o che potrete acquistare in farmacia o in erboristeria.
  • o.e Geranium 3 ml
  • o.e. Citronella 1 ml
  • o.e. Eucalyptus 2 ml
  • o.e. tea tree 2ml
applicare 1-2 gocce sul morso

http://curiosity2013.altervista.org/punture-di-zanzare-14-rimedi-naturali-e-fai-da-te/

LA MEDICINA CONVENZIONALE E IL SISTEMA SANITARIO AIUTANO I PAZIENTI ?

Il falso mito sulla salute più radicato al giorno d’oggi è l’errata convinzione che la medicina ufficiale e il sistema sanitario siano d’aiuto ai malati. Non c’è niente di più lontano dalla verità.
La libertà delle persone di scegliere cure naturali, medicine alternative e metodi di prevenzione delle malattie, presto potrebbe essere minacciata dai lobbisti delle corporation, che sono pronte a fare qualunque cosa per proteggere la loro ricchezza a spese della vostra salute.
I promotori della medicina convenzionale affermano che tutti gli studi condotti, le approvazioni dei farmaci e le procedure chirurgiche e terapeutiche sono basate su prove scientifiche. Ma è veramente scienza quella? Oggi ciò che passa per “scienza” è una collezione di falsi miti, mezze verità, disonestà intellettuali e notizie fraudolente che aiutano a servire interessi maggiori. La scienza ormai non è più vera scienza.
Il 90% delle malattie (cancro, diabete, depressione, malattie cardiache, ecc.) sono facilmente prevenibili attraverso dieta, nutrizione, luce solare e attività fisica. Nessuna di queste soluzioni è mai promossa dalla medicina convenzionale perché non porta guadagno.
Nessun farmaco cura effettivamente o risolve le cause che stanno alla base della malattia. Anche i medicinali che sembrano funzionare, in realtà sono efficaci solo sui sintomi, solitamente al prezzo di interferire con altre funzioni fisiologiche generando così effetti collaterali. Non esiste farmaco che ne sia privo.
Nell’attuale sistema sanitario, non ci sono incentivi finanziari per nessuno che faccia realmente guarire i pazienti (compagnie farmaceutiche, ospedali, dottori, ecc.). I profitti si trovano infatti solo nella costante debilitazione, non nel benessere o nella prevenzione.
Quasi tutti i programmi di “prevenzione” che esistono attualmente (come le mammografie gratuite o altri programmi di screening) non sono altro che modi per reclutare pazienti, aumentare il numero delle diagnosi e di conseguenza fare profitti. Consigliano screening gratuiti per impaurire la gente e spingerla ad accettare cure innecessarie che portano solo ulteriori malattie. La mammografia ne è un buon esempio. La chemioterapia un altro.
Nessuno ha il benchè minimo interesse per la vostra salute al di fuori di voi stessi. Nessuna corporation, nessun dottore, nessun governo ha la volontà di farvi stare realmente bene. Nel mondo occidentale, tutto è al servizio degli interessi finanziari dei poteri forti. Gli unici individui sani, consapevoli e che pensano in modo critico, sono liberi al 100% da farmaci e cibi processati.
 Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.

Fonte: preventdisease.com

I VACCINI PREVENGONO LE MALATTIE E MIGLIORANO L’IMMUNITÀ ?

Il termine “immunizzazione”, spesso usato come sostituto per “vaccinazione”, è falso e dovrebbe essere legalmente perseguito. La ricerca medica ha stabilito chiaramente che l’iniezione diretta di proteine estranee al corpo e di altre sostanze tossiche (in particolar modo il mercurio, verso cui il sistema immunitario mostra notoriamente ipersensibilità) rendono l’organismo più predisposto – e non meno – a sviluppare future patologie. I vaccini fanno l’opposto di immunizzare: anzi, di solito impediscono lo sviluppo dell’immunità, dopo un contagio avvenuto naturalmente.
Le autorità stimano che i problemi di salute legati ai vaccini abbiano una frequenza 100 volte superiore a quella riportata dalle agenzie governative. La differenza è dovuta al fatto che i dottori non hanno nè l’obbligo nè l’incentivo di denunciare gli effetti avversi. Con i movimenti anti-vaccinazioni che ora diffondono la verità su internet, la comunità medica è in stato di massima allerta e difende le sue posizioni. I produttori di vaccini consigliano alla classe medica di non dare modo ai pazienti e ai loro parenti di pensare che i rischi possano essere maggiori dei benefici, quando in realtà la verità è precisamente l’esatto opposto.
Il confronto tra rischi e benefici è una ponderazione importante per qualsiasi persona che debba decidere se vaccinarsi o no. Contrariamente alla credenza popolare e alla pubblicità, le malattie infantili in un paese sviluppato non sono così pericolose come siamo portati a credere: anche se ci si ammala, non vuol dire che si debba per forza morire… È un fatto scientificamente provato che i vaccini furono introdotti quando il rischio di mortalità per le patologie era già sceso sotto il livello di guardia.
Durante gli ultimi 200 anni, le principali conquiste nel contrastare le malattie sono state un miglior cibo e acqua potabile più pulita… non certo i vaccini. Hanno contribuito anche una maggior igiene e le migliorate condizioni di vita. Ciò viene confermato anche da pubbliche ricerche a revisione paritaria, le quali provano che non sono stati i vaccini a salvarci.
Tutti i vaccini contengono agenti sterilizzanti, neurotossine, immunotossine e composti cancerogeni. Alcuni contengono la formaldeide, un cancerogeno trovato nella quasi totalità dei vaccini; neurotossine come il glutammato monosodico (MSG), il cloruro di potassio, il thimerosal(sodio-etilmercurio-tiosalicilato), agenti sterilizzanti come il Triton X-100, l’octoxynol-10, ilpolisorbato 80; immunotossine come la neomicina, il fosfato monopotassico, il sodio desossicolico, per nominarne alcuni dei tanti.
Non è una coincidenza che più informati si è, minori siano le possibilità che ci si vaccini: ciò contraddice nettamente la convinzione errata di quei medici che credono che i genitori non facciano vaccinare i figli perchè poveri, poco istruiti o male informati. Man mano che le reali finalità dei vaccini diventano sempre più evidenti, chi è pienamente conscio del pericolo non guarda più ai vaccini nello stesso modo.
 Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.

Fonte: preventdisease.com

È ASSOLUTAMENTE NECESSARIO ABBASSARE IL COLESTEROLO CATTIVO ?

Uno dei più importanti falsi miti sulla salute propagandati nella cultura occidentale è l’uso improprio del termine “colesterolo cattivo”, inventato dai media e dalla comunità medica. Un pubblico poco informato scientificamente è stato ingannato a credere anche alla falsa correlazione tra colesterolo elevato e malattie cardiovascolari.
Al contrario, il colesterolo è vitale alla nostra sopravvivenza e l’abbassarlo artificialmente può avere effetti dannosi, in modo particolare quando invecchiamo.
Siamo diventati una cultura così ossessionata dal mangiare cibi con basso contenuto di colesterolo e grasso che molti esperti della salute si stanno chiedendo quali possano essere le conseguenze.
Possiamo veramente mantenere un regime alimentare così distante da quello dei nostri antenati senza subirne gli effetti negativi sulla nostra salute? Molti ricercatori sono propensi a rispondere “NO” a questa domanda. I dati correnti suggeriscono che un basso livello di colesterolo precede lo sviluppo di un cancro.
La “noddy-science” (letteralmente, “scienza degli stupidi”, n.d.t.), offerta dagli uomini di marketing ad un pubblico tendenzialmente poco preparato scientificamente, ha portato molte persone a credere che dovremmo sostituire certi cibi con altri prodotti studiati appositamente per aiutare a “ridurre il colesterolo”. Naturalmente tutto questo ha un prezzo e richiede, a chi se lo può permettere, di pagare un prodotto “speciale” quattro o cinque volte in più rispetto al costo ordinario. Ma tutti questi sforzi per abbassare il nostro colesterolo sono giustificati? Anzi, è salutare abbassare il colesterolo?
Il colesterolo, che sia trasportato da LDL o HDL, è esattamente lo stesso. Il colesterolo è semplicemente un ingrediente necessario per uno sviluppo efficiente della salute e per il mantenimento e il funzionamento delle nostre cellule, il quale deve essere regolarmente consegnato in tutto il corpo. La differenza sta solo nei “trasportatori” (le lipoproteine HDL e LDL) e, anche in questo caso, entrambi i tipi sono essenziali affinché i collegamenti e le consegne nel corpo umano funzionino efficacemente.
I problemi possono verificarsi invece quando la capacità di carico delle lipoproteine LDL (che portano colesterolo ai tessuti) sia maggiore rispetto alla potenziale capacità delle HDL disponibili. In questo caso, la quantità di colesterolo “consegnato” nel corpo potrebbe aumentare, lasciando meno risorse a disposizione per riportare al fegato quello in eccesso.
 Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.

Fonte: preventdisease.com

GLI SCREENING E I TRATTAMENTI MEDICI PREVENGONO LA MORTE ?

Anche se promossi regolarmente dalla comunità medica, gli esami di screening possono portare poco beneficio e addirittura mettere a rischio la salute di persone già malate. Questo concetto è valido per quasi tutti i tipi di screening medici, sia per il cancro che per molte altre malattie.
Gli screening medici costituiscono un rischio immenso, non solo per il danno causato dalle tecniche di screening sul corpo umano, ma soprattutto a causa della natura stessa dei protocolli successivi.
Le procedure solitamente incoraggiano i pazienti ad proseguire nelle indagini sottoponendosi a tecniche ancor più invasive, che ne debilitano ulteriormente la salute e aumentano la precentuale dei decessi.
In uno studio svedese su 60.000 donne, il 70% dei tumori individuati con la mammografia non erano affatto tumori. Questi “falsi positivi” non solo causano dispendio finanziario e stress emozionale, ma possono anche condurre ad biopsie invasive e non necessarie. Di fatto, dal 70 all’80% di tutte le mammografie positive non mostravano alcuna presenza di cancro in seguito alla biopsia.
L’esame del sangue per individuare il tumore alla prostata (PSA) cerca uno specifico antigene, una proteina prodotta dalla ghiandola prostatica. Alti livelli di PSA sono apparentemente associati ad un cancro alla prostata. Il problema è che l’associazione non è sempre corretta, e quando lo è, il cancro alla prostata non è necessariamente mortale (solo nel 3% dei casi il decorso termina con il decesso). L’esame del PSA porta solitamente a sovradiagnosi, biopsie e trattamenti che hanno impotenza e incontinenza come effetti collaterali. Biopsie ripetute possono diffondere cellule cancerogene all’interno della traccia lasciata dall’ago, o causare un versamento delle cellule tumorali direttamente nel flusso sanguigno o nel sistema linfatico.
La copertura informativa di molte malattie si focalizza troppo sulle terapie e non abbastanza sulla prevenzione, una tendenza che può rivelarsi rischiosa nel lungo periodo per quelle persone che non sanno come prendersi cura della propria salute. Di solito, la classica storia diffusa dai media include terapie già in corso di svolgimento, perchè lo stile narrativo si presta molto meglio a questo genere di commedia. Le notizie che riguardano la prevenzione e che descrivono persone che fanno esercizio fisico costante e che mangiano correttamente, non attirano abbastanza l’attenzione del pubblico.
Se questo errato approccio alla salute dovesse continuare, fra centinaia di anni l’umanità potrebbe guardare indietro alla odierna “medicina moderna” e pensare: “Come possono aver avuto un’ideologia così primitiva ed essersi sbagliati così grossolanamente? Quanto grande doveva essere la disumanità dei governi che hanno permesso all’industria medica di uccidere persone con false credenze e idee dettate da interessi economici? Perché il governo non li ha fermati? Chi erano le persone responsabili della protezione di quei cittadini?”
L’educazione preventiva richiede un aumento d’investimenti nella ricerca di nuovi approcci dietetici, comportamentali, socio-economici, ambientali e medici per la prevenzione delle malattie croniche. I bambini di oggi, futuri adolescenti e adulti, hanno diritto a scelte di maggior responsabilità e consapevolezza per il loro benessere, motivate da corrette applicazioni teorico-pratiche.
Devono sapere che le terapie mediche e il sistema farmaceutico potrebbero non salvaguardare la loro salute nel futuro. Sono imprescindibili anche sostanziali investimenti economici nella prevenzione e la definizione di politiche programmatiche che influenzino gli organi direttivi nel campo della salute e dell’educazione.
Qualsiasi indugio o fallimento nel risolvere questi problemi nei prossimi dieci anni porterà solamente ad un ulteriore deterioramento della salute umana e del sistema sanitario. Una leadership adeguata e una comunicazione efficace sulla necessità delle misure preventive possono ancora invertire la tendenza alla proliferazione degli screening, ribaltando questa falsa concezione a beneficio di una maggior salute della popolazione.

Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.
Fonte: preventdisease.com

IL FLUORO PREVIENE LA CARIE DENTARIA ??

La fluorizzazione dell’acqua è una menzogna. Bere anche una minima quantità di fluoruro è pericoloso per la salute: non è MAI stato dimostrato che il fluoruro prevenga la carie dentaria.
In verità questa è la più grande frode scientifica mai promossa da governi nazionali ed internazionali. Il fluoruro è stato collegato a patologie quali ad osteoporosi, cancro e malattie autoimmuni: perfino in piccole quantità può bloccare il 50% degli enzimi adibiti alla riparazione del DNA.
Il fluoruro aggiunto alla nostra acqua è un prodotto di scarto della lavorazione di fertilizzanti a base di alluminio e fosfato. Per di più il fluoruro che viene aggiunto non è fluoruro di calcio, presente naturalmente nell’acqua, ma è fluoruro di sodio, che è qualcosa di sostanzialmente differente – differenza che porta con sé pessime notizie. Infatti, ad eccezione di alcune relazioni redatte da chi lo vende, tutta una serie di studi prova che il fluoruro di sodio non protegge i denti, ma al contrario danneggia le ossa e altre parti del corpo, inclusa la tiroide.
  • Il programma tossicologico del National Cancer Institute ha scoperto che il fluoruro è un “equivocal carcinogen”, cioè scatena un aumento di neoplasie dovute a reazioni chimiche correlabili alla sua presenza.
  • Bere acqua fluorizzata raddoppia la probabilità di una frattura dell’anca negli anziani, sia uomini che donne.
  • L’infertilità delle donne aumenta proporzionalmente alla fluorizzazione dell’acqua. Alcuni scienziati della Food and Drug Administration (FDA) hanno segnalato una stretta correlazione tra la diminuzione della fertilità nelle donne tra i 10 e i 49 anni e l’aumento dei livelli di fluoruro nell’acqua.
  • Non sta scritto da nessuna parte che il fluoruro riduca effettivamente l’incidenza delle carie dentali. Nessun rapporto di causa-effetto o di correlazione tra i livelli di fluoruro nell’acqua e le carie dentali sono mai stati constatati in alcuno studio.
  • Il fluoruro attacca anche la ghiandola pineale, la quale controlla il nostro orologio interno, procura un sonno riposante, collabora con le ghiandole surrenali per gestire lo stress, mantiene il timo in condizioni ottimali e monitora 24 ore su 24 lo stato del sistema endocrino. Il fluoruro calcifica la nostra ghiandola pinealetrasformandola in una “pietra” non funzionante.
  • Il governo classifica il fluoruro di sodio come uno scarto pericoloso per l’ambiente. Chiunque se ne occupi deve indossare un equipaggiamento adeguato a maneggiare materiali pericolosi. Scaricarlo nei fiumi è un crimine.
Molte delle originali prove fasulle a sostegno dell’innocuità del fluoruro, anche a basso dosaggio, vennero elaborate dagli scienziati che lavoravano allo sviluppo della bomba atomica: fu a loro infatti, che venne segretamente ordinato di fornire delle prove valide da sfruttare nelle controversie processuali elevate dai cittadini in difesa dai danni del fluoruro. I documenti mostrano che le prime cause contro il programma atomico degli Stati Uniti non vertevano sulle radiazioni, ma sui danni del fluoruro.
In quest’epoca, sembra che le persone più sane sul pianeta siano coloro che abbiano smesso di credere alle norme ciarlatane della della medicina convenzionale in favore di una più naturale concezione della salute. La prova è davanti ai nostri occhi. Trovate le 5 persone più sane che conoscete e scoprirete che solitamente non condividono i falsi miti sulla salute promossi dalla medicina convenzionale. La vostra longevità e il vostro sano invecchiamento dipendono da questo.
Il Dr. Marco Torres, autore dell’articolo, è ricercatore, scrittore e portavoce dei consumatori per uno stile di vita sano. È laureato in Salute Pubblica e Scienze Ambientali ed è un conferenziere professionista su temi quali la prevenzione di malattie, tossine ambientali e politiche sanitarie.
Fonte: preventdisease.com

Cura naturale per la prostatite

Gli elementi che possono creare beneficio all'apparato prostatico.

I codici sulle uova


venerdì 21 giugno 2013

Biscia o vipera?

Continua la mia campagna di sensibilizzazione nei confronti dei temuti, spesso senza ragione, Serpenti nostrani.
In questo caso mi soffermo sulle principali caratteristiche che permettano di distinguere la "Biscia dal collare" e la "Vipera comune" (la prima totalmente innocua, la seconda potenzialmente pericolosa, ma ugualmente da tutelare), Ofidi molto spesso confusi per la livrea talvolta simile.
È bene precisare a priori che basta sbattere i piedi o un bastone per terra e l'animale scapperà, I SERPENTI HANNO PIÚ PAURA DELL'UOMO DI QUANTA L'UOMO NON NE ABBIA DEI SERPENTI.
Devo inoltre aggiungere che in molte regioni d'Italia i Serpenti sono protetti dalla legge e pertanto sono vietate:
a) qualsiasi forma di cattura, di detenzione e di uccisione;
b) il deterioramento o la distruzione dei siti di riproduzione e di riposo;c) le molestie, specie nel periodo della riproduzione, dell' allevamento e dell'ibernazione;
d) la distruzione o la raccolta di uova dall'ambiente naturale o la loro detenzione quand'anche vuote;
e) la detenzione, il trasporto ed il commercio di tali animali, vivi o morti, come pure imbalsamati, nonché di parti o prodotti facilmente identificabili ottenuti dall'animale. Pertanto dire "l'ho ucciso perchè poteva essere pericoloso" costituisce reato e la legge non ammette ignoranza; pertanto se incontriamo uno di questi animali lungo la nostra strada, basta cambiare sentiero.
Ecco ora le caratteristiche morfologiche che ci permettendo di distinguere sommariamente le due specie:
Natrix natrix ("Biscia dal collare"): partendo da un fattore estetico facilmente visibile si può dire che ha una colorazione con macchie di tipo variabile, ma con una tinta di fondo grigio-verdastra,sebbene il colore npn sia un carattere particolarmente distintivo. In alcuni individui il collo può presentare bande giallastre, ma in genere il disegno varia da regione a regione (ad esempio in Sicilia sono comuni esemplari totalmente neri). Tendenzialmente predilige zone umide o boschi aridi, siepi e prati. Presenta occhi con pupille rotonde. Non penso che qualcuno possa aprire la bocca a un serpente così di prima intenzione, ma se la si apre si può notare l'assenza di denti veleniferi.
Vipera aspis ("Vipera comune" o "Aspide"): innanzitutto sono in linea di massima piccolini rispetto alla Biscia e raggiungono dimensioni massime di 75 cm (anche se sono stati trovati esemplari adulti di 90 cm circa), mentre N. natrix ha dimensioni medie di 120 cm, ma può raggiungere i 2 metri. La cosa che dovrebbe saltare di più all'occhio è la colorazione, oltre alla forma della testa, tipicamente triangolare e larga (quella della Biscia è molto più rotondeggiante, simile a quella di una Lucertola, tanto per intenderci). Il muso è leggermente ricurvo verso l'alto (altro tratto tipico). La colorazione è molto variabile di regione in regione. Si trovano spesso esemplari con un'ampia striscia dorsale ondulata, color marrone intenso, oppure macchie ampie in serie. Vive in zone sabbiose o rocciose, aride...insomma ricopre diversi ambienti naturali. La pupilla è verticale. Se siete così temerari da aprire la sua bocca si possono notare i denti veleniferi che sporgono ah dimenticavo: la vipera presenta una tipica "strozzatura" al livello della coda ed il corpo è caratteristicamente "tozzo" mentre quello della Biscia è decisamente più longilineo. 




Per altre foto naturalistiche visita https://www.facebook.com/ScienzeNaturali

giovedì 13 giugno 2013

Piatto unico

Il piatto unico comprende in un'unica portata carboidrati e proteine. Non sempre, pero', si tiene in considerazione che il piatto unico ci fornisce tutti i nutrienti, pertanto non deve essere accompagnato da un'ulteriore portata (a meno che non si tratti di verdura). Per questo motivo è importante fare attenzione e scegliere il piatto unico più adatto: deve soddisfare il palato ma anche lo stomaco (in modo da evitare di arrivare al pasto successivo troppo affamati). Inoltre è fondamentale variare: le alternative sono tante e tutte molto gustose! Nell'ambito di una alimentazione varia ed equilibrata non è di certo un piatto di pasta alla carbonara che fa ingrassare!
La dietista Sara Paris
— con Silvia Igor Ever

lunedì 10 giugno 2013

I vegetariani vivono di più

tutti i benefici della dieta senza carne .

Come curare disturbi della bocca

afte e alitosi .

Acqua Ossigenata

i mille utilizzi che nessuno conosce .

Come difendere il cane dalle zecche

Il cane domestico è soggetto all'attacco di diversi parassiti tra cui la zecca. Essa è uno degli ospiti più indesiderati e pericolosi per il nostro amico a quattro zampe, in quanto vettore di diverse malattie, fra cui la rickettsiosi e la piroplasmosi.
Impariamo insieme a difenderlo in modo efficace e attento: la sua salute è importante per lui quanto per noi umani e per l'ambiente in cui l'animale vive e si relaziona.
Conosciamo la zecca
La zecca è un aracnide parassita apparenente al medesimo ordine degli acari. Il sottordine specifico è noto in zoologia con il nome di Ixodida. Questo piccolo animale si nutre di sangue e, purtroppo, è capace di trasmettere malattie e patologie: la piroplasmosi, la Malattia di Lyme, l'Encefalite TBE, la Febbre Q e la tularemia. La sua pericolosità può coinvolgere, oltre ai cani, anche i gatti, i volatili, i roditori, i cavalli, gli ovini, i bovini e l'uomo.
Il suo habitat (in attesa dell'animale su cui attecchire) è molto vario: spazia, infatti, dai manti erbosi ornamentali, infestanti o coltivati, ai pressi di stalle e scuderie, ambienti cittadini e regolarmente abitati, dove l'animale ama nascondersi servendosi di ombre, fessure e sporco.
Una zecca, se non individuata, è capace di vivere per tutta la sua esistenza (notevole per un aracnide) su un solo o ospitante.
Per controllare la diffusione di questo parassita, è d'obbligo una sufficiente conoscenza delle sue abitudini e della biologia.
Come difendere il cane dalle zecche
Mentre la maggior parte delle infezioni recate da altri parassiti esterni sono per lo più benigne (ad esempio le pulci), non si può dire la stessa cosa per le zecche prese dopo una passeggiata al guinzaglio o una corsa al parco con altri cani, o ancora, un allenamento. Purtroppo, una volta che si lega alla pelle del cane, la zecca succhia il suo sangue e vi si introduce (se ne è portatrice) un parassita del sangue molto pericoloso, il Babesia canis. Una volta inoculati, i babesia (chiamati anche piroplasmi, da cui il nome della malattia piroplasmosi) penetrano nei globuli rossi senza distruggerli. Questa invasione provoca i primi sintomi: il cane appare abbattuto, rifiuta di correre, esprimersi giocosamente e smette di mangiare. La temperatura corporea incrementa rapidamente e può raggiungere i 41°C; i globuli rossi cedono, causando un'anemia e, inoltre, le urine si tingono di una colorazione rosso sangue appariscente.
Nella piroplasmosi bisogna intervenire con urgenza ed in modo idoneo, rivolgendoci ad un buon veterinario.
Nelle zone particolarmente popolate dalle zecche, è bene sorvegliare l'animale e sottoporlo a controllo già ai primi segni di insolita apatia. La piroplasmosi è una patologia seria e grave, che può danneggiare gravemente il fegato e i reni.
Come in tutte le questioni riguardanti la salute, la regola si chiama prevenzione. In commercio, esistono dei collari appositi, contenenti un principio attivo (spesso il Preventic ND), che fungono da anti-parissitari, inducendo il distacco spontaneo delle zecche in meno di un giorno.
Dedichiamo il giusto tempo all'ispezione del cane, specie al rientro della passeggiata, e teniamo da parte delle apposite pinze utili nel caso in cui venga localizzata una zecca. Diamo, infine, enorme importanza all'igiene del manto e della cuccia.

domenica 9 giugno 2013

Alimenti idratanti


Altri veleni in arrivo....


Confronto calorie zuccheri


Siamo sicuri che dobbiamo mangiare carne ????


Cosa succede nel nostro corpo dopo un bicchiere di Coca Cola?

The Coca-Cola company avrebbe rimosso già da lunghissimo tempo le tracce di cocaina nella ricetta della più famosa bevanda al mondo: perchè? Era inutile, “sovrabbondante”, rispetto all’effetto che la bevanda ha sull’organismo anche senza “l’aiutino” della sostanza stupefacente. Ce lo racconta Blisstree, sito di alimentazione e tendenze, che ci spiega passo passo quello che succede nel nostro organismo quando beviamo un bicchiere di Coca Cola.

PRIMI VENTI MINUTI – Bevuto un bel sorso della nostra fresca bevanda, “dieci cucchiaini di zucchero colpiscono il sistema (più o meno il 100% della vostra razione giornaliera consigliata)”.La troppa dolcezza viene neutralizzata dall’acido fosforico contenuto nella bevanda, che“sopprime” il sapore impedendoci di “vomitare all’istante”. Nei successivi dieci minuti tutto questo zucchero finisce nel sangue, causando “una bomba insulinica”; il fegato provvede “convertendo tutto lo zucchero che trova (e ne trova moltissimo) in grasso”.

ENTRO I QUARANTA – Successivamente, si conclude l’assorbimento della caffeina. “Le pupille si dilatano, si alza la pressione arteriosa, e perciò il fegato è costretto a rilasciare altro zucchero nel sangue”. Come risultato, dopo quarantacinque minuti dall’assunzione della Coca-Cola, il corpo “alza la produzione di dopamina, stimolando i recettori del piacere”. E questo è più o meno quello che fa “l’eroina”.

UN’ORA DOPO – Le reazioni chimiche nell’intestino consentono “un’ulteriore accelerazione del metabolismo”; l’alto quantitativo di zucchero e di dolcificanti artificiali stimola anche la produzione di urina, aiutata in questo dall’”azione diuretica della caffeina”. E mentre il “rave party” nel nostro organismo inizia a scemare, il corpo va in shock ipoglicemico, facendoci diventare “irritabili e/o apatici”. Inoltre, a questo punto, abbiamo letteralmente “pisciato via tutta l’acqua contenuta nella coca, andata via insieme a preziosi nutrienti che il nostro corpo avrebbe potuto usare per idratare il sistema o costruire ossa e denti più forti”. Nelle successive ore, chiude il sito, il corpo andrà incontro a un ulteriore crollo caffeinico.

Fonte: "http://curiosity2013.altervista.org/impressionante-cosa-succede-nel-nostro-corpo-dopo-bicchiere-di-coca-cola/".

lunedì 3 giugno 2013

Come scegliere una buona anguria

Ecco alcune dritte per scegliere angurie e meloni perfetti .

Scie Chimiche in Italia

Il paese piu’ irrorato d’Europa, accordo USA ITALIA sul clima .

Bambini vegetariani/vegani

è giusto oppure è una scelta che dovrebbero fare da adulti? .

Farmaci pericolosi

Attenzione a Moment, Buscofen e Voltaren .

Ancora scettici sul riscaldamento globale?

Sentite che dice un ammiraglio della marina militare statunitense .il generale

Paga 450 euro al mese d’affitto per vivere in un armadio

E ci lamentiamo noi....