martedì 26 marzo 2013

Una molecola combatte il tumore

costringe al suicidio le cellule malate

 Redazione- 26 marzo 2013- Si tratta di una sostanza naturale contenuta nel malto, nella cicoria, nel cocco, nel caffè e in moltissimi altri prodotti naturali, la possibilità di utilizzarlo per lo sviluppo di una nuova classe di molecole con spiccata attività antineoplastica, molecole che in pratica indurrebbero all’autodistruzione le cellule malate.

E’ la scoperta di due studiosi, il dottor Mirco Fanelli e il professor Vieri Fusi. La scoperta rappresenta un notevole avanzamento nella ricerca di nuove strategie terapeutiche contro il cancro tanto da avere ottenuto il brevetto nazionale, nell’attesa di quello internazionale.
Va sottolineato che, nonostante i progressi sia nel campo della diagnostica (sempre più precoce) che degli approcci chirurgico/terapeutici, il cancro è oggi una delle principali cause di morte nei paesi industrializzati.
 Molti traguardi sono stati raggiunti nell’ultimo ventennio nell’approccio a questa patologia e la ricerca scientifica ci ha dato la possibilità di sviluppare numerosi protocolli terapeutici che hanno visto sia ridurre la mortalità, per neoplasie prima considerate inguaribili, che di aumentare l’aspettativa di vita di molti pazienti.
Tuttavia, proprio per la sua straordinaria complessità, non è stata ancora sviluppata l’arma necessaria ad affrontare alcuni tipi di tumori particolarmente aggressivi e quei tumori che si sviluppano in seguito a trattamenti terapeutici (le cosiddette recidive).
Queste nuove molecole sembrano agire attraverso dei meccanismi nuovi riconducibili a modificazioni strutturali della cromatina.
Tale meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplasticaè alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali


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