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Molte persone guardano con sospetto i vegetariani o i vegani
considerandoli quasi come una setta bizzarra, magari perché facciamo
anche 30 km per comprare un prodotto naturale o la “bistecca di seitan”.
LA FAME NEL MONDO. Molti pensano di risolvere il
problema della fame nel mondo con un’adozione a distanza, mandando 50
euro e restando felici a casa a cucinare bistecche. Più del 90% del cibo
dell’Etiopia viene portato via! Cosi’ in Brasile, quasi la totalità del
territorio coltivabile (ed il ricavato) serve per foraggiare gli
allevamenti divenuti estensivi, in India il 75% del cibo animale viene
esportato. Tutto ciò non solo per nutrire l’Europa e gli Stati Uniti che
mangiano…carne, ma soprattutto per nutrire gli animali che noi (loro…)
mangiamo!!! Ma quanto cibo ci vuole per far crescere di 1 kg un animale?
Ad un vitello servono 13 kg di mangime per aumentare di 1 kg, mentre ne
servono 11 a un vitellone e 24 ad un agnello. I polli richiedono 3 kg
di cibo per ogni kg di peso corporeo.
Se si considera poi che l’animale non è tutta carne, ma vi sono anche
gli “scarti”, queste quantità vanno raddoppiate. Il rendimento delle
proteine animali è ancora più basso. Un bovino, ad esempio, ha
un’efficienza di conversione delle proteine animali solo del 6%:
consumando cioè 790 kg di proteine vegetali, produce meno di 50 kg di
proteine. L’economista Frances Moore Lappé fa notare che, nel 1979, 145
milioni di tonnellate di cereali e soia furono utilizzate negli USA come
mangime per gli animali. Di queste, solo 21 milioni sono state poi rese
disponibili per l’alimentazione umana in forma di carne, latte e uova. I
124 milioni di tonnellate di cibo vegetale sprecato avrebbero fornito
una porzione di cibo nutriente per tutti gli esseri umani della Terra,
ogni giorno, per un anno.
L’ACQUA. Il 70% dell’acqua utilizzata sul pianeta è
consumato dalla zootecnia e dall’agricoltura (i cui prodotti servono per
la maggior parte a nutrire gli animali d’allevamento). Ci hanno rotto
le scatole per una vita, dicendoci di chiudere il rubinetto quando ci si
lava i denti, ma nessuno ci ha mai detto che per produrre un kg. di
carne, si usa una quantità d’acqua pari al consumo di acqua di una
famiglia intera in un anno!!! La conclusione ovvia é che se rinunciamo
ad una bistecca al mese, abbiamo un risultato 20 volte maggiore rispetto
alla riduzione del consumo d’acqua.
L’IMPATTO AMBIENTALE. Che senso ha andare a
manifestare a Firenze contro il disboscamento della foresta amazzonica
con un panino al prosciutto in mano? Le conseguenze più drammatiche del
consumo di latte e carne si verificano nel Terzo Mondo: il disboscamento
operato per far posto agli allevamenti di bovini destinati a fornire
proteine animali all’occidente ha distrutto in pochi anni milioni di
ettari di foresta pluviale. In Amazzonia l’88% di foresta pluviale
disboscata, come circa il 70% delle zone disboscate del Costa Rica e di
Panama sono stati adibiti agli allevamenti di bovini destinati a fornire
proteine animali ai ricchi del “nostro” mondo. Non ultime, le deiezioni
dei bovini e dei suini producono una quantità di metano responsabile
del 15-20 % dell’effetto serra globale. Inoltre, l’80%-90%
dell’ammoniaca immessa nell’atmosfera viene emessa dagli animali: questo
è causa di piogge acide che danneggiano suoli e boschi.
LA SALUTE. Secondo la pubblicazione del Journal of
the National Cancer Institute del 1981, le cause dei tumori sono
prevedibili all’80%. La morte per tumore é dovuta: 30% al tabacco, 35% a
fattori alimentari. Perché allora si fa una massiccia campagna contro
il fumo, e nessuno ci dice che lo sviluppo dei tumori va di pari passo
al consumo di carne? Per interessi economici, sulla nostra
pelle…ovviamente. (Il World Cancer Institute raccomanda per la
prevenzione dei tumori le diete vegetariane). Per concludere, un dato
allarmante: ogni anno vengono macellati 48 miliardi di animali, …131
milioni al giorno… 1500 al secondo.
Scritto da Luigi
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