Nel luppolo e nella birra un aiuto per ‘svegliare’ il cervello. Entrambi
contengono, infatti, un particolare flavonoide in grado di migliorare
le funzioni cognitive dei giovani topi, ma non nei ‘fratelli’ avanti con
l’età.
Lo indica uno studio americano dell’istituto Linus
Pauling e dell’università Oregon State. La sostanza su cui si stanno
concentrando gli studiosi è lo xantumolo, molecola polifenolica della
famiglia dei flavonoidi prenilati. Fa parte della stessa famiglia di
flavonoidi del resveratrolo, contenuto in particolare nel vino rosso e
di cui già si conoscono gli effetti anti-invecchiamento e protettivi per
l’apparato cardiocircolatorio. Lo xantumolo sarebbe particolarmente
utile nelle lotta contro la sindrome metabolica, l’ipertensione
arteriosa e il declino cognitivo. Nel nuovo studio è stata utilizzata
una quantità nettamente superiore a quello che si può ottenere
unicamente con l’alimentazione. I giovani topi che avevano assunto la
molecola hanno dimostrato una capacità accresciuta di orientarsi in un
labirinto, mentre i più anziani non ne hanno tratto alcun vantaggio.
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